Più che un Parco, un Boscoincittà

Sembra incredibile eppure è così: centoventi ettari di bosco che continuano nei campi, nei prati e nei quartieri abitati dell’ovest di Milano. Un bosco cresciuto a partire dal primo gruppetto di alberi messi a dimora nei primi anni settanta che oggi si riempie il sabato e la domenica di ragazzi, famiglie e singoli ma è aperto sette giorni su sette, tutti i giorni dell’anno.

Dove si possono incontrare conigli e volpi, aironi bianchi e cinerini, picchi rossi e verdi, bisce d’acqua, tartarughe e topolini.

Un vero e proprio ecosistema in cui l’uomo trova spazio insieme a piante e animali. Un sapiente intreccio di quartieri popolati e corridoi verdi, aree umide, zone più selvatiche e più accessibili in cui l’armonia con gli altri viventi è testimoniata dalle lepri che attraversano i sentieri, da una varietà di alberi e sottobosco che non si trovano in un normale parco urbano ma che non comunicano abbandono. Tutt’altro. Un amico tedesco che ho portato lì mi ha detto: “Che bello, sembra di essere a Berlino!”.

Sarebbe bello se un domani si moltiplicasse questo modello in altre aree di cintura della città e tra qualche anno in un altro paese un visitatore nostrano dicesse: “Che bello, sembra di essere a Milano!”.

Quando piantavano i primi alberi nel 1974 in un’area degradata della periferia, strozzata tra cemento, droga e abbandono, chi ci avrebbe creduto? Loro! Sergio Pellizzoni, Silvio Anderloni (il precedente e l’attuale direttore) e tanti altri che hanno saputo guardare lontano.

Nel 1974 Italia Nostra decide di realizzare un parco per salvaguardare un’area verde in mezzo al proliferare velocissimo di quartieri residenziali. Nasce così il Centro di Forestazione Urbana che progetta, realizza e cura Boscoincittà su un’area del Comune.

Il Bosco è stato pensato con intelligenza e negli anni è stato curato con la volontà e la dedizione di Italia Nostra e di tanti cittadini che ogni anno partecipano alle piantumazioni.

La partecipazione dei cittadini è stata fin da subito l’elemento che ha caratterizzato il Bosco.

L’idea è saggia: chi pianta un albero sarà un frequentatore rispettoso del bosco di domani e il custode di un territorio che negli anni ‘70 era terra di abbandono e oggi è un luogo di riferimento per tutti i milanesi, soprattutto d’estate quando la temperatura è di 4° più bassa che nel resto della città.

Bisognerebbe approvare i piani di governo del territorio ad agosto quando tutti toccano con mano il valore di un’area verde che ha la grandezza sufficiente per produrre un sensibile miglioramento delle temperature.

Occuparsi insieme del territorio dove si vive offre a chi partecipa salute, socialità e senso di appartenenza. Lo sanno i volontari dei “Boschi del tempo libero” che si prendono cura delle piante, dei sentieri e dei manufatti. Lo sanno i Boschettieri, gli studenti universitari che hanno la fortuna di poter vivere nella quattrocentesca cascina S.Romano in cambio di un po’ di tempo di lavoro. Lo sanno le decine di ortisti e i fotografi naturalisti. Il Bosco piace agli innamorati che cercano un po’ di poesia e a coloro che cercano conforto in una passeggiata. Lo ricordano le migliaia di bambini e i ragazzi che frequentano i laboratori e i campi estivi, i giovani che vengono a stendersi sul prato col frisbee e la chitarra. Perfino gli amici a quattro zampe e gli animali selvatici di decine di specie di uccelli, anfibi e mammiferi che hanno trovato questo angolo di pianura Padana dove l’uomo ha tenuto un po’ di spazio anche per loro. Le foto aeree sono eloquenti.

Boscoincittà è molto più di un parco o un numero di alberi e costa molto meno di tanti fazzoletti di verde perché gli alberi, quando sono in buona compagnia, si ammalano meno. Un altro elemento di valore del Bosco è che la gestione è affidata a un centro operativo che ha sede all’interno, con personale che conosce la storia del posto, che può fare progetti e ha le capacità di realizzarli, con un vivaio, una falegnameria, un centro di educazione ambientale e, da poco, anche una bellissima grande stalla del 1400 restaurata nel rispetto della tradizione, dove si possono fare attività culturali e ricreative. Tutto raggiungibile anche con l’autobus 80 o 64.

Il valore dell’esperienza di Boscoincittà merita di essere approfondito e diffuso. Per questo sono stati realizzati quest’anno, in occasione del rinnovo della convenzione col Comune, diversi video che raccontano e mostrano la bellezza di altrettanti elementi di Boscoincittà:

– La cascina San Romano

– Il Centro Forestazione Urbana

– Il bosco nella città

– L’acqua del bosco

A breve usciranno anche un video sul frutteto e sulle api.

Boscoincittà vi aspetta sempre. Nel frattempo…buona visione!

da https://giacomomattion.wixsite.com/mysite/beach

2 Risposte a “Più che un Parco, un Boscoincittà”

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